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martedì 8 ottobre 2013

Impasse in prima commissione Si dimettono due deputati Pd

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PALERMO - La Prima commissione dell’Assemblea regionale siciliana va verso la decadenza. A nulla è servita, alla fine, la riconferma delle designazioni dei componenti del Pdl, che si erano dimessi assieme ad altri sette deputati dopo le polemiche con il presidente Marco Forzese (Drs). A far venir meno nuovamente il plenum della commissione Affari istituzionali, adesso, le dimissioni di due esponenti del Partito democratico: Mario Alloro e Franco Rinaldi.

I due deputati del Pd si sono dimessi prima che la commissione potesse essere convocata nuovamente, con il ritorno dei deputati pidiellini che ‘garantivano’ il numero legale. Il presidente dell'Ars Giovanni Ardizzone, così, è stato costretto a fermare i lavori d'aula e riunire d'urgenza una conferenza dei capigruppo 'allargata' anche a Forzese. "Sono i capigruppo, infatti - ha spiegato Ardizzone - gli interlocutori diretti di questa vicenda". Poi il monito: "Mi auguro che si trovi una soluzione - ha detto Ardizzone - , non stiamo facendo una bella figura".

Ma a dimettersi, adesso, potrebbe essere anche Giovanni Panepinto, vicepresidente della Prima commissione e parlamentare Pd, che però non ha ancora ufficializzato la sua posizione. Il Pd, insomma, potrebbe abbandonare in massa la commissione, un altro segnale della profonda rottura con la maggioranza di Rosario Crocetta, nonostante l'appello che il presidente della Regione aveva lanciato nei giorni scorsi affinchè le forze politiche dell’Assemblea salvaguardassero il ruolo di Forzese, esponente di uno dei gruppi che sostengono il governatore e a lui più vicini: i Democratici e riformisti. Ma con le dimissioni degli esponenti democratici la commissione Affari istituzionali potrebbe essere convocata già domani per essere dichiarata decaduta. A nulla, pare, sono serviti gli sforzi del presidente Forzese, che da domani potrebbe tornare ad essere un ‘semplice' deputato.

*Aggiornamento ore 19.20
Il presidente del gruppo Pd all’Ars, Baldo Gucciardi, ha chiarito che non ci saranno dimissioni in massa.
 Il vicepresidente della Prima commissione e parlamentare del Pd Giovanni Panepinto, che non aveva ancora ufficializzato la sua posizione, resterà al suo posto. “Le dimissioni – ha spiegato il capogruppo Pd – non rappresentano la linea ufficiale del gruppo perché non si tratta di una questione politica ma istituzionale. E’ importante non costituire un precedente: è capitato soltanto una volta nel resto d’Italia che venisse sfiduciato un presidente di commissione”. Ma non è detto che per questo il Pd chieda ai propri parlamentari dimissionari di fare un passo indietro. “La loro è stata una scelta indipendente”, ha commentato Gucciardi, sì, ma non è detto che per questo dovranno ritirare le dimissioni. “Vedremo”, ha detto secco il capogruppo Pd. Comunque vada, resta il fatto che la vicenda in Prima commissione è un altro segnale della profonda rottura con la maggioranza di Rosario Crocetta, nonostante l'appello che il presidente della Regione aveva lanciato nei giorni scorsi affinché le forze politiche dell’Assemblea salvaguardassero il ruolo di Forzese, esponente di uno dei gruppi che sostengono il governatore e a lui più vicini: i Democratici e riformisti. Inoltre, con le dimissioni dei due parlamentari Pd, la commissione Affari istituzionali potrebbe essere convocata già domani per essere dichiarata decaduta. Potrebbero non essere serviti a nulla, quindi, gli sforzi del presidente Forzese, che da domani potrebbe tornare ad essere un ‘semplice' deputato.

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